I requisiti necessari per ottenere un visto per entrare a Dubai cambiano con così tanta frequenza che spesso i siti internet dei vari ministeri non sono adeguatamente aggiornati. La cosa migliore da fare è contattare l' Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti nel proprio paese d'origine prima della partenza.
Se si tratta di un trasferimento a scopo lavorativo, il garante, generalmente si tratta del datore di lavoro, sbriga le pratiche necessarie per il conseguimento di visti e permessi, e aiuta il lavoratore ad ottenere i documenti richiesti.
Nella maggior parte dei casi i visti non sono altro che timbri apposti ai documenti di viaggio che permettono alle autorità competenti di assicurasi che lo straniero possieda le autorizzazioni del caso quando entra o esce dal paese. Ci sono dei costi associati a visti e permessi ma, nel caso di lavoratori stranieri, sono generalmente a carico del datore. Importante: i prezzi sottoelencati devono essere considerati come linee guida in quanto, come succede per i requisiti e le condizioni, sono soggetti a cambiamenti. La fonte d'informazione più affidabile in questi casi è l'ambasciata o il consolato dello stato in questione.
Tipi di visto
Visto turistico
Il visto turistico può essere richiesto da tutti coloro che effettuano un soggiorno di durata superiore ai 14 giorni. Il turista deve inoltre dimostrare di aver stipulato una polizza d'assicurazione medica e i requisiti per ottenere suddetto visto variano a seconda del paese di provenienza.
I cittadini dei paesi formanti parte del CCG (Concilio di Cooperazione del Golfo), in teoria, non hanno bisogno di visti per fare il loro ingresso a Dubai.
I cittadini dei seguenti paesi possono ottenere il visto all'arrivo in aeroporto: Francia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Austria, Svezia, Norvegia, Danimarca, Portogallo, Irlanda, Grecia, Cipro, Finlandia, Malta, Spagna, Monaco, Vaticano, Islanda, Andorra, San Marino, Liechtenstein, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Brunei, Singapore, Malesia, Hong Kong. Suddetto visto ha una validità di 30 giorni e un costo di 100 AED (30$), si paga all'arrivo e non è rinnovabile. Ai cittadini britannici non è richiesto di ottenere un visto prima del loro ingresso nel paese, quello che ottengono all'aeroporto ha una validità di 60 giorni ed un costo di 500AED ( 130$), solo nel caso in cui venga richiesto un rinnovo di 30 giorni.
Per i cittadini di altri paesi è possibile effettuare soggiorni superiori ai 14 giorni ottenendo un visto, conseguito attraverso un garante, la cui validità va da 30 a 90 giorni. Il garante può essere un'azienda, un'agenzia viaggi, o un privato cittadino. In quest'ultimo caso il garante deve dimostrare di possedere un visto di residenza valido, ed un reddito mensile di almeno 4000AED. Dall'agosto 2008 è proibito ai cittadini stranieri che lavorano a Dubai di fare da garante per familiari.
Visto di transito
Ha una validità di 96 ore ed è pensato per tutti colo che viaggiano all'interno degli Emirati per motivi di lavoro ed effettuano soggiorni di breve durata. Questi visti possono essere richiesti da un garante o un hotel.
“Labour Card” e Visto di residenza
Ogni lavoratore straniero deve essere in possesso di un visto di residenza e di una Labour Card (Libretto di lavoro) che, solitamente, viene rilasciata dopo aver superato degli esami clinici. I lavoratori provenienti da paesi non occidentali sono sottoposti ad esami più scrupolosi. Successivamente viene rilasciato loro un visto di residenza e, in un secondo momento, una 'Labour Card', che è una specie di carta d'identità che il cittadino deve sempre portare con sé, dato che il passaporto viene custodito dal datore di lavoro.
I visti di residenza hanno una validità di tre anni e il processo di rinnovamento è semplice. È stato fissato un limite d'età di 50 anni ma può anche essere ovviato nel caso in cui vi siano delle valide motivazioni. I nuovi residenti non possono lasciare il paese durante i primi sei mesi della loro permanenza.